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presentazione

Atti del Convegno del 18 novembre 2006

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I partecipanti

Relazioni Introduttive

“Educazione e sviluppo della mente”
(testo di Q. Borghi)

"Il progetto e la ricerca"
(testo di A. Rabbone)

Relazioni delle scuole

“'Un computer per imparare le cose': approccio adulto e approccio bambino”
(testo della SMM Cso Croce
diapositive Power Point)

“Come abbiamo imparato a creare con MicroMondi Jr”
(diapositive Power Point della DD Chivasso II)

“Dalla programmazione al progetto. Scopro gioco e creo con la tartaruga”
(testo della SMM Via Moretta
diapositive Power Point)

"La genesi di un progetto: 'La navicella spaziale'"
(testo della DD Alba I
diapositive Powe Point)

“Laboratorio chiama laboratorio. Trasversalità e continuità con le TIC”
(testo della DD Pacchiotti Torino)

“Quale multimedialità? Computer come e dove”
(testo della DD S.Mauro)

disegno

Intervento  CIRCOLO DIDATTICO  “G. PACCHIOTTI”

L’intervento in merito all’esperienza effettuata attraverso la sperimentazione del programma “Micromondi Junior” presso le scuole dell’infanzia ed elementari del Circolo Didattico “G. Pacchiotti”, si articolerà in due fasi.

PRIMA  FASE

La prima fase riguarderà l’approccio, l’esplorazione libera e l’utilizzo di MMJr effettuato dagli alunni di 5 anni della Scuola dell’Infanzia di Via Bellezia.

Attraverso una presentazione in Power Point, le insegnanti racconteranno l’approccio alle TIC effettuato attraverso l’ utilizzando di MMJr.

Ä Ponendo domande i bambini scoprono gli strumenti (tastiera, mouse, monitor, case…)  e ne individuano le funzioni. Attraverso l’esplorazione “libera” di MMJr , ne scoprono le funzioni della barra degli  strumenti, dei bottoni e dei pulsanti.
L’attività viene svolta in laboratorio, a piccoli gruppi,  sotto forma di gioco.
Immediatamente i bambini vengono attratti dalle possibilità di realizzare immagini utilizzando la funzione “Tavolozza dei colori”.
Conseguentemente, i bambini realizzano semplici linee colorate, aperte, chiuse e fanno esperimenti con i colori (“Perché la lattina colora tutta la pagina?” – “perché il colore scappa fuori dal bordo!” – “Ma io voglio colorare solo il tondo!” – “Chiudi quella linea, se no il colore scappa fuori!”)

Ä In questo contesto, la visita alla GAM è stata per i bambini uno stimolo per una prima progettazione reale di attività da effettuare con  MMJr.
Il laboratorio relativo alle opere del pittore Dorazio e all’uso delle forme geometriche nell’arte contemporanea, ha dato lo spunto per provare a creare piccole “opere d’arte”con MMJr, nel tentativo di riprodurre le opere d’Arte contemporanea viste alla GAM.  (Verranno proiettati alcuni “capolavori” dei nostri piccoli artisti!)
Poiché i bambini sono abituati a scrivere il proprio nome sopra i loro disegni, esplicitano l’esigenza di “firmare” anche le immagini prodotte con MMJr.  Risulta difficile però scrivere col mouse!  Così si scopre la possibilità di inserire “caselle di testo” e di scrivere utilizzando la tastiera.  Cercando sulla tastiera le lettere, si svolge un’attività spontanea di pre-scrittura, mentre controllare i risultati sul video favorisce un’attività spontanea di pre-lettura.

Ä Solo in un secondo tempo avviene la scoperta delle tartarughe, e della loro possibilità di “trasformarsi, vestirsi” con i vestiti dei personaggi e degli oggetti della barra inferiore.

SECONDA  FASE

La seconda fase riguarderà la nascita di un progetto più strutturato: “Creare un libro animato” utilizzando MMJr. Le insegnanti relazioneranno l’esperienza di continuità concretizzata con la progettazione e la realizzazione di tale progetto, avviato alla Scuola dell’Infanzia di Via Bellezia e proseguito, dagli stessi bambini, alla scuola elementare “Sclopis”.

Ä Attraverso le attività della prima fase, i bambini prendono confidenza con il programma e ne scoprono le potenzialità.
Nasce l’idea di progettare un ‘attività “più strutturata” che preveda l’utilizzo di MMJr.
Questa volta lo stimolo è tratto dall’esperienza vissuta al Laboratorio di Lettura “Pinocchio”, dove i bambini ascoltano e riflettono su alcune fiabe; tra esse, quella che ha impressionato maggiormente la loro fantasia è “La barca che va per mare e per terra” tratta dalla raccolta “Fiabe italiane” di Italo Calvino.
La fiaba, che ben si presta, viene utilizzata come “sfondo integratore” per varie attività: pittura, cucina, educ. Alimentare…. Informatica!
Il progetto dei bambini riguarda la realizzazione di un “Libro animato” della fiaba “La barca che va per mare e per terra”, utilizzando MMJr
Per questo scopo, i vestiti delle tartarughe già esistenti non sono adeguati alle esigenze del progetto:  infatti, non ci sono principi, né principesse, né re, né omoni, ecc..
I bambini disegnano, allora, i personaggi della fiaba, utilizzando la funzione “tavolozza dei colori”.
E qui finisce l’attività alla Scuola dell’Infanzia.

Ä Ci ritroviamo, così, in prima elementare… (plesso “Sclopis”) con i bambini che hanno frequentato la scuola dell’infanzia di Via Bellezza, per proseguire il progetto del “Libro animato”.  I bambini ricordano, con le maestre della scuola dell’infanzia tutto il lavoro fatto con MMJR.  Rivedono sul monitor i loro lavori, compresi i personaggi della fiaba “La barca che va per mare  e per terra”…
L’avventura MMJr continua…

Ä Per prima cosa, ogni personaggio diventa il vestito della tartaruga.
A questo punto, si divide la storia in sequenze, ordinate logicamnte, che diventano 15 pagine della funzione “Libro”.. Per ogni pagina si fa il disegno di una sequenza della fiaba. I bambini lavorano a coppie; ogni coppia ha il compito di eseguire uno o più disegni (=fondo e personaggi- tartarughe).
Viene poi programmato il movimento di alcuni personaggi.
Nelle varie possibilità che offre MMJr, noi insegnanti abbiamo scelto di programmare i tipi di movimento più semplice: avanti-indietro, su-giù, intermittenza.
A questo punto le varie sequenze della fiaba vengono montate in ordine cronologico.
Infine, per ogni pagina del libro, viene inserito il sonoro: i bambini danno vita ai personaggi attraverso la loro voci.
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Riflessioni e considerazioni in merito all’esperienza didattica con MMJr

  • Acquisizione delle competenze di base in modo non addestrativo / Trasversalità
  • Allenamenti di logica / Sviluppo della capacità di creare collegamenti
  • Approccio alle procedure proprio del linguaggio di programmazione
  • Rispetto e sviluppo della naturale creatività del bambino
  • Utilizzo del computer in modo collaborativo
  • Esperienza significativa di continuità, come collaborazione fra ins. della scuola dell’infanzia e della scuola elementare per condividere la realizzazione di un progetto 

percorso materiali convegno 18 novembre 2006 link

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