immagini banner
presentazione

Atti del Convegno del 18 novembre 2006

Registrazione audio

I partecipanti

Relazioni Introduttive

“Educazione e sviluppo della mente”
(testo di Q. Borghi)

"Il progetto e la ricerca"
(testo di A. Rabbone)

Relazioni delle scuole

“'Un computer per imparare le cose': approccio adulto e approccio bambino”
(testo della SMM Cso Croce
diapositive Power Point)

“Come abbiamo imparato a creare con MicroMondi Jr”
(diapositive Power Point della DD Chivasso II)

“Dalla programmazione al progetto. Scopro gioco e creo con la tartaruga”
(testo della SMM Via Moretta
diapositive Power Point)

"La genesi di un progetto: 'La navicella spaziale'"
(testo della DD Alba I
diapositive Powe Point)

“Laboratorio chiama laboratorio. Trasversalità e continuità con le TIC”
(testo della DD Pacchiotti Torino)

“Quale multimedialità? Computer come e dove”
(testo della DD S.Mauro)

disegno

La genesi di un progetto: 'La navicella spaziale'

1. ACCORDO E SCELTA

* leadership di Umberto: Umberto ha molte competenze e conoscenze. Aveva le idee chiare, si era immaginato il suo progetto con la base spaziale e la navicella. Lo aveva disegnato sul foglio. Lascia poco spazio ai compagni e taglia corto sulle cose che ritiene poco interessanti o lontane dalla sua idea.
* rinunce di altri: Linda, Alice e Michelle che avevano già realizzato una pagina del loro giardino, rinunciano al loro progetto. Manuel che aveva aderito al progetto della navicella, rinuncia alle sue idee: la possibilità di considerare tubi le scalette laterali della rampa.
* agganci al curricolo: la scelta della navicella è motivata da interessi personali e, crediamo, anche da suggestioni conseguenti al tema dell’anno.
* intenzionalità: Umberto aveva già realizzato rampa e navicella con le costruzioni, le aveva disegnate sul foglio, aveva ideato un plastico. Voleva proprio quel progetto. C’era una storia.

2. DAL FOGLIO ALLO SCHERMO

* la consapevolezza: Umberto sa di non padroneggiare bene lo strumento, sceglierà di non disegnare la navicella sullo schermo, ma di prendere l’aereo dal menù delle forme e di modificarlo.
* il modello: userà la rampa fatta sul foglio come modello, la disegnerà come ne è capace sullo schermo, sapendo di non doverle dare comandi particolari e di non doverla quindi trasportare sotto.

3. IL FISCHIO DI MICHELLE

* lontananza: Michelle è fisicamente fuori dalla scena, ha allontanato la sedia dai compagni, si è esclusa.
* protesta: manifesta la sua protesta fischiettando.

4. I SAPERI DEI BAMBINI E I SAPERI DELLE INSEGNANTI

* i bambini hanno dei saperi spontanei, teorizzano, sanno un sacco di cose. Le conoscenze scientifiche di Emanuele, di Umberto e di Manuel sono approfondite e sicure.
NON COSI’ QUELLE DELLE INSEGNANTI.
1) Umberto voleva che il suo razzo fosse un BIRAZZO, ma la maestra lo ha dissuaso con il suo intervento, dicendo che i birazzi non esistono.
2) Umberto vorrebbe far ATTERRARE il razzo in posizione corretta, facendolo rientrare nella stessa posizione di partenza, ma la maestra gli suggerisce di farlo atterrare di punta. Lui ha molta stima e fiducia in Eliana, la reputa competente e rinuncia alla sua decisione.
3) Per quanto riguarda il PIANETA ACQUA , alla richiesta di Emanuele sull’esistenza del pianeta acqua, l’insegnante non sa rispondere e interviene con una serie di domande……pianeta d’acqua? Con l’acqua? Dell’acqua?.... Quando poi Umberto non ha la risposta per Manuel che lo interroga sulla presenza dell’ acqua nel mondo, taglia corto dicendogli di non mettersi a far lo stupido proprio adesso.

5. IL PROGETTO

* PAGINA 1 Abituati a fare la copertina ai progetti decidono di utilizzare le forme così come sono. Hanno solo colorato con lo spray. La scritta è successiva, nata dall’esigenza di mandare il progetto a Sandro : “mandiamo una lettera e se va persa che lui ne ha tante?”
* PAGINA 2 Questo è l’aereo modificato: hanno tolto le ali e poi hanno colorato. La capacità di progettare richiede un atteggiamento realistico, adeguato alle abilità effettive: DAL POSSIAMO FARE TUTTO (approccio magico allo strumento) al POSSIAMO FARE CIO’CHE SAPPIAMO FARE. Es. di ANDREA CHE CHIEDEVA DI FAR NEVICARE.
* PAGINA 3 La rampa di lancio scannerizzata è servita da modello.
* PAGINA 4 Hanno messo la fotocellula perché “SE ARRIVA IL GATTO E’ PERICOLOSISSIMO, COSI’ LA FA SCATTARE E NON C’E’ PIU’ PERICOLO.” La fotocellula lampeggia troppo velocemente. Procedendo per tentativi, prove ed errori, trovano l’intermittenza giusta.
* PAGINA 5 C’è il pianeta acqua. La terra è piccolissima perchè era molto lontana. Il puntino vicino a Saturno è uno sbaglio. diventa un meteorite (atteggiamento positivo nei confronti dell’errore). Il razzo viaggia in orizzontale perché altrimenti si scontrerebbe con il sole. Non ci sono scritte perché Umberto non ha voluto: “si capisce benissimo”.
* PAGINA 6 ATTERRAGGIO. Di punta per far contenta la maestra. La botola è di ghisa perché se fosse di ferro fonderebbe. Per centrare la botola hanno messo i fari ai lati, prima più chiari. “chiari così non si vedono e se atterra di notte si va a schiantare” Manuel rimedia scurendoli con il rosso.

ALTRI PROGETTI

Vedremo ora in tre progetti diversi la progressione nell’uso dello strumento.
1. IL PESCATORE Prima disegnavano direttamente sullo schermo. Poi hanno scoperto le forme ed hanno incominciato a tirarle su dal menù. Poi hanno imparato ad animarle. Emanuele non voleva la bambina, ma un pescatore. Ha quindi modificato la bimba e l’ha girata.
2. SI CANTA (progetto al femminile) Qui le bimbe hanno cantato nel microfono (il suono è loro). Disegnavano ogni sequenza: non avevano ancora scoperto il copia e incolla.
3. LA TRIVELLA Umberto ha fatto un copia e incolla della trivella: la forma doveva sempre essere la stessa, solo il movimento doveva essere modificato. Qui il rumore della trivella è scelto dal menù dei suoni. La scelta è stata laboriosa. Hanno ascoltato tutti i suoni più volte. Pur non sapendo leggere ritrovavano sempre la scritta che corrispondeva al suono scelto, riconoscendone sia i segni che compongono la parola che la posizione nel menù.

percorso materiali convegno 18 novembre 2006 link

Creative Commons License

I materiali presenti su questo sito sono sotto Licenza Creative Commons.

Avvertenze tecniche - contatto emailA. Rabbone, responsabile del progetto