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presentazione

Il percorso della sperimentazione

Il primo incontro

L'aiuto delle insegnanti

Lo sviluppo dei progetti

Momenti di confronto

Aspetti cognitivi

Errori e rinunce

disegno

Errori e rinunce

Il tema dell'"errore" nella programmazione dei computer è stato molte volte affrontato dalla letteratura sulla didattica con il Logo, dal classico Mindstorms: bambini computer e creatività (Papert S., Emme ed., Milano, 1984) in poi.
E' chiaro che in un'ottica costruzionista l'errore dell'attività di uno studente non può essere considerato come il risultato della mancata applicazione di una regola o della non conoscenza della realtà. L'errore è considerato piuttosto come la non rispondenza alle intenzioni di chi programma. Un bug che non solo può sempre essere corretto, ma che alle volte può addirittura rivelare nuove ed insospettate possibilità di altre realizzazioni.

tartarugaNel nostro caso l'attenzione degli sperimentatori è stata puntata, più che sulla natura degli errori, sulle modalità cognitive con cui questi venivano "corretti".
Si osservi ad esempio il filmato di questo gruppo di Corso Croce. L'autore vuole far volare un aereo verso l'ovest dello schermo. Dapprima dimentica di dare il comando che cambia la direzione della tartaruga-aereo, ma subito se ne accorge e corregge l'errore. Poi però si sbaglia e assegna la direzione verso destra (est dello schermo). Dopo un attimo di sorpresa, aiutato dai compagni, interviene nuovamente. Ma lo fa in un modo piuttosto curioso. Dapprima "rimette le cose a posto" (direzione verso nord), poi, in un secondo momento, gira la tartaruga dalla parte giusta. Il risultato corrisponde ora alle sue intenzioni...
Inutile dire che avrebbe potuto girare direttamente la tartaruga da est verso ovest con un'azione sola.
Tale comportamento cognitivo che passa attraverso un "rimettere le cose a posto" è osservabile anche in utenti adulti del computer, di solito neofiti o comunque poco esperti, e corrisponde probabilmente ad un bisogno di sicurezza cognitiva.
Il problema didattico che si pone all'insegnante è se e quando sia il caso di far notare allo studente che nelle azioni con il computer è possibile una maggior efficienza... In questo caso il sottoscritto, che era presente, ha ritenuto di non dover intervenire, soprattutto per non rovinare l'evidente soddisfazione di chi aveva trovato "da solo" la soluzione.

Altro tema affrontato durante il corso di formazione è stato quello delle "rinunce".
Di fronte all'abbondono di propositi relativi alla realizzazione di progetti o di alcune parti cosa deve fare l'insegnante?
Anche per tali situazioni crediamo non esista una risposta unica. Occorre saper valutare, caso per caso, se la rinuncia è dovuta ad una realistica (e salutare) presa di coscienza dei propri limiti oppure ad un momento di scoraggiamento che implicitamente richiede all'adulto un atteggiamento di sostegno e aiuto...
Si veda ad esempio il documento relativo al progetto "la storia di Davide" in cui l'insegnante accenna al fatto che i bambini "si accontentano" di far fermare gli animali vicino ai nascondigli anzichè "nasconderli".
Nel caso invece del già citato progetto "La navicella spaziale" l'insegnante "esige", come, lei stessa documenta, un atterraggio perfetto, il che richiede un faticoso cambio di forma della tartaruga...

Alessandro Rabbone
IRRE Piemonte

percorso materiali convegno 18 novembre 2006 link

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