Il primo incontro
L'aiuto delle insegnanti
Lo sviluppo dei progetti
Momenti di confronto
Aspetti cognitivi
Errori e rinunce

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Il primo incontro
La sperimentazione vera e propria è stata preceduta da un corso di formazione per le insegnanti partecipanti.
Il corso ha avuto un duplice scopo. Da una parte il far conoscere il più a fondo possibile l'ambiente software e gli strumenti operativi in cui i bambini si sarebbero poi trovati; dall'altra l'avviare una riflessione condivisa sulle modalità didattiche di intervento (o di non - intervento).
Molta attenzione è stata posta alla preparazione del primo incontro, in particolare al come presentare il software MicroMondi Jr.
E' apparsa sconsigliabile la presentazione neutra dell'ambiente "vuoto" con illustrazione da parte dell'insegnante di caratteristiche e funzioni. 
Una tale presentazione neutra avrebbe implicato infatti una forte attenzione agli aspetti tecnici e strumentali a scapito di quelli di senso e di contenuto. E' un po' come se l'insegnante avesse comunicato: "Non è tanto importante ciò che realizzate, quanto il fatto che impariate bene ad utilizzare questo strumento...".
Al contrario si è ritenuto che, in un contesto educativo che si richiama al costruttivismo, il tema della motivazione e del significato (o del "perché" si fa qualcosa) andasse messo al primo posto... Gli strumenti, fossero essi software o hardware, sarebbero rimasti quelli che in effetti sono: degli strumenti appunto. Strumenti da adoperare "in funzione di..." e non fini ultimi dell'attività.
Del tutto preferibile è sembrata allora la presentazione di progetti di altri bambini, o, in mancanza di questi, di quelli preparati dalle insegnanti...
Meglio ancora l'esplorazione dell'ambiente per rispondere a richieste di attività nate dal contesto quotidiano. Un documento di un'insegnante di San Mauro illustra abbastanza bene le modalità di un "primo incontro"
- continua -
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