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prima media - Via De Rochis - Pinerolo - macro
Rilevazioni dell'1, 8 e 15 febbraio 2002 dalle 10 alle 11.
I ragazzi sono stati invitati ad esplorare l’ambiente MACRO e a scrivere
le loro impressioni, rispondendo alle domande che ho preparato in una scheda
che allego.
‘Apri il programma Macro che trovi nella tua cartella di lavoro.
Esploralo e descrivi secondo te a che cosa serve.
Prova a studiare il modo di realizzare una figura geometrica complessa e tenta
di inserirla nelle ISTRUZIONI, in modo che la tartaruga sappia riconoscerne
i comandi.
Per registrare la macro devi cliccare sulla cassetta e da lì cominciare
a dare i comandi che ritieni necessari. Quando hai finito clicca sul bottone
verde per fermare la registrazione della macro. Ti comparirà una finestra
dove assegnerai il nome alla tua figura.
Passa sulle ISTRUZIONI e prova a lanciare la tua macro.
Funziona?
Ci sono errori?
Come puoi migliorare?
Dà un giudizio su questo programma: lo trovi troppo semplice, troppo
difficile, come ti trovi a non scrivere i comandi, ma semplicemente a cliccare
sui bottoni?
Rispondi per scritto.’
Il primo impatto con l’ambiente li ha un po’ spiazzati, non sono
riusciti subito a capire a che cosa servisse la cassetta, il pulsante verde,
soprattutto il foglietto bianco per cancellare tutto, poi hanno cominciato a
giocare e si sono entusiasmati. Non sono stati in grado di capire che, tutto
sommato, pur essendo facilitato, l’ambiente è più vincolato.
Si sono adeguati ed hanno provato a fare quello che richiedevo nella scheda.
Per il momento hanno lavorato usando solo i pulsanti, disegnando direttamente
e controllando immediatamente il risultato del movimento della tarta. Il fatto
di essere obbligati a lavorare in coppia, a causa dell'impossibilità
di usare il progetto su tutti i PC, è stato, tutto sommato, un fattore
positivo, perché si sono aiutati a vicenda ed hanno superato meglio le
difficoltà.
Ecco le loro impressioni:
A. C.: questo programma serve per creare altri programmi e animazioni senza
doversi fare in 2 perché ha una barra dei comandi e istruzioni facilitate.
Lo trovo semplice da usare, anche se i comandi non sono molto intuitivi a prima
vista. A parte questa piccola nota negativa, i comandi sono molto comodi da
usare rispetto al metodo di scrittura perché si fa più in fretta
a creare un progetto.
Lavorando con questo programma ho scoperto altre funzioni:
1. Il numero di passi è programmabile tramite una barra e attraverso
bottoni è possibile che la tarta vada avanti o indietro.
2. Anche la direzione e il numero di gradi che la tartaruga deve girare sono
programmmabili tramite barra e pulsanti.
3. Ci sono poi altri pulsanti ‘Daispessore linea’ per decidere lo
spessore della linea, NT per nascondere la tarta, MT per mostrarla, ‘Daisfondo’
per decidere lo sfondo, GIU, SU per far fare o no la linea alla tarta.
4. Più sotto ci sono altri pulsanti: ‘dai primitive’ che
non so cosa sia (forse serve per far ripetere un comando della tarta), un minuscolo
foglio con dentro un puntino per cancellare tutto il lavoro, ‘Registra’
per registrare delle combinazioni di comandi. Le registrazioni vengono poi salvate
sull’hard disk e sono visibili tramite il menu Istruzioni. Questo è
accessibile da un pulsante sulla consolle dei comandi.
Trucchetti: se si vuole disegnare con la tarta un bel paesaggio, per far ad
esempio il sole, invece di spostarla, cliccate sul pulsante SU e mandatela nel
punto in cui volete fare il sole, poi fate click sul pulsante GIU e cominciate
a disegnarlo.
Ragionando ho capito che potete fare un disegno in poco tempo usando in uno
stesso progetto le varie registrazioni, spostando con il cursore la tarta nei
vari punti o usando la consolle con i pulsanti SU e GIU. [A. C. è il
ragazzo più riflessivo del gruppo, quello che si domanda il perché
delle cose e quello che vuole approfondire sempre tutto. È anche molto
stimolato a scrivere, perché in classe, con le insegnanti di matematica
e lettere, ‘scrivono di scienze’ e di conseguenza è quello
che riesce a focalizzare meglio i problemi. Gli altri ragazzi scrivono lo stretto
necessario e non sempre riescono ad esprimersi con proprietà di linguaggio].
Domande:
A che cosa serve davvero il pulsante ‘Primitive’?
Come si cancella una linea sbagliata fatta con la tartaruga, senza cancellare
tutto?
A.: secondo me Macro serve per inventare nuove forme geometriche e divertenti.
È più facile da usare perché ci sono già scritti
i comandi e questo non fa perdere tempo e rende la cosa più semplice.
A.: Serve a far imparare divertendosi. È molto bello e mi piace moltissimo,
spero di usarlo ancora. Secondo me Macro serve a far capire che si possono fare
figure in un altro modo e diverse, a far capire che le figure molto difficili
si possono fare con altri comandi. A me infatti, è servito proprio a
questo, tant’è vero che io ero convinto che le figure geometriche
al computer si potessero solo fare digitando una sola volta i comandi, facendo
invio appariva tutta la figura.
Però a Macro esistono comandi che ti permettono di fare la figura a ‘tratti’,
ovvero digitando più volte i comandi senza usare la console grafica,
ma solo i tasti presenti nella palette.
All’inizio sembrava molto difficile, ma poi una volta imparato si trova
non tanto semplice, ma quasi. Basta infatti capire a cosa servono le frecce
in alto a destra, la cassetta, la pagina bianca. (qui A. comincia a spiegare
con disegni le funzioni dei vari bottoni)
D.: Secondo me serve per riuscire a capire meglio i comandi della tartaruga.
Per salvare una macro devi cliccare sulla scritta Registra (quando inizi) e
Ferma (quando finisci). Secondo me non è né facile né difficile,
è giusto per la nostra età, perché quando lo provi la prima
volta è difficile, poi lo trovi facile quando ci sei abituato. Secondo
me è molto più facile cliccare che scrivere. Ho scoperto insieme
a M. che se clicchi su ‘daisfondo’ e metti un numero ti darà
un colore sempre diverso.
M.: Macro è un programma che permette di usare Micromondi ancora più
facilmente. Macro è utile perché permette l’uso dei pulsanti
che rendono più agevoli i movimenti della tartaruga. Inoltre può
memorizzare i disegni col pulsante registra. In questo modo si può riavere
la figura memorizzata quando serve. È un programma semplice e mi ha permesso
di costruire una figura geometrica schiacciando solo qualche pulsante. Poi l’ho
memorizzato con il nome di ‘quadrato’. La prima volta ho sbagliato
perché ho schiacciato ‘registra’ dopo aver fatto la figura
[Molti, come M., hanno commesso l’errore di dare prima i comandi e poi
iniziare la registrazione, per cui hanno dovuto ripetere più volte l’operazione].
La seconda volta invece l’ho fatta giusta registrandola esattamente prima
di costruire la figura. I pulsanti sono comodi perché con il mouse clicchi
sui bottoni e fai la figura. Invece scrivendo con i tasti del computer si possono
fare molti errori e inoltre bisogna cliccare molti tasti per fare un solo comando.
Macro quindi è un programma che permette con maggior velocità
di disegnare con la tartaruga. Ho anche scoperto che con daisfondo, che è
un pulsante, puoi scrivere il colore che vuoi oppure puoi usare i numeri scrivendoli
nella finestra.
G.: questo programma serve a facilitare le operazioni, a fare disegni complicati
senza usare tanti comandi. Questo programma è abbastanza semplice: a
cliccare su dei bottoni fatichi di meno rispetto a scrivere tutti i comandi.
Il triangolino in basso a destra fa scomparire la banda palette dei comandi.
I disegni registrati li posso migliorare e arricchire, così diventerebbero
più complicati e belli. Nella palette dei comandi c’è una
casellina con su scritto ‘tutte le primitive’, però non so
a cosa serva e quindi non l’ho mai utilizzata. Ho usato tutti i comandi
tranne ‘tutte le primitive’ e ‘riempi’, uno perché
non so a cosa serve, l’altro perché non mi serviva.
S.: Macro è un programma che ti permette di inventare nuove figure, registrandole.
Per registrarle bisogna cliccare sulla cassetta. Una volta che hai cliccato
devi scegliere il colore dello sfondo, quello della linea e lo spessore della
linea. Con macro ci si può divertire e concentrarsi [mi è piaciuto
il termine, anche se scorretto, perché dà l’idea di poter
lavorare in modo disteso, rilassato] creando nuove figure. Quando si è
registrato bisogna dare un nome alla cosa registrata e metterla nelle istruzioni.
Macro è un programma divertente e semplice. La prima macro che ho fatto
cioè ‘farfallona’ ho dovuto fare tutto un procedimento aggiunto
che non avevo fatto prima, cioè i passi e i gradi dell’angolo però
sbagliando perché non avevo registrato e quindi non riuscivo a farlo.
M. P.: Secondo me, a prima occhiata, serve allo stesso scopo di Micromondi,
cioè che devi muovere la tartaruga o puoi disegnare, ecc. Comunque lo
trovo né troppo facile, né troppo difficile per adesso, però
più in là può diventare difficile o facile. A me piace
questo programma perché puoi fare tante cose, diciamo tutte quelle di
Micromondi più altre nuove, mi trovo meglio a cliccare sui bottoni che
scrivere tutta una frase, perché è più semplice, più
bello e anche perché ti semplifica le cose.
La prima Macro che ho lanciato non ha funzionato e invece la seconda e la terza
mi sono venute.
M.: secondo me serve per lavorare, divertirsi e inventare tante forme ed imparare
a costruire immagini geometriche. Per inserire una figura nelle ISTRUZIONI in
modo che la tarta riconosca il comando, si deve cliccare su Registra, scegliere
lo spessore ed il colore della linea, a questo punto costruire la figura con
i comandi AV e IN e sotto si trova una casella con il numero dei passi e con
la rotazione della tarta con DE e SI e con i gradi. Poi aprire Istruzioni e
scrivere in una casella il nome della figura così si è dato il
comando alla tarta. Secondo me Macro è un programma bello e facile.
C.: Macro è un bellissimo programma, facilissimo, ma non troppo semplice.
Io ho lavorato con M. e non abbiamo avuto problemi, ci siamo divertiti e lo
abbiamo esplorato bene.
Osservazioni del 19/02/2002 e del 26/02/2002
I ragazzi hanno esplorato il programma Macro secondo le istruzioni ricevute
nella scheda per tre lezioni. Mi sono meravigliata, perché pensavo che
fosse troppo facile per ragazzi di prima media, invece non è stato così.
Dopo aver acquisito una certa dimestichezza con l’ambiente, ho provato
a complicare loro la vita, invitando gli alunni ad osservare le ISTRUZIONI,
aprendole una per una con Modifica e cercando di capire quale legame ci fosse
tra loro. Hanno subito colto che ogni istruzione richiamava quella precedente.
Hanno provato a modificare il numero di passi ed hanno verificato immediatamente
i cambiamenti che avvenivano. Ho chiesto loro di modificare il colore e lo spessore
della linea, lo sfondo, i passi. Finché hanno lavorato usando la consolle
per i colori tutto è andato bene, ma quando si è trattato di modificare
le istruzioni, hanno inserito i nomi dei colori, invece del numero e io, sul
momento, non mi sono ricordata che occorreva mettere le virgolette, per cui
arrivavano messaggi di errore che li hanno un po’ demoralizzati. La volta
successiva ho portato loro una versione modificata di Macro, su cui hanno lavorato
modificando tutto quello che veniva loro in mente, con risultati che vi farò
vedere.
Nel frattempo, dopo ogni lezione, mi portano le loro impressioni su quanto appreso
e di conseguenza aggiornerò di volta in volta il protocollo. Solo G.
non si degna di scrivere nemmeno una riga ed è l’unico di cui mi
mancano impressioni e critiche.
G.: Nell’ultima lezione abbiamo cliccato su Istruzioni, poi su modifica
poi sul pallino giallo di un’istruzione e abbiamo visto i comandi dati
per fare quell’istruzione. La prof ci ha chiesto di far diventare la linea
più spessa e colorata, senza cliccare su daic e daispessorelinea; io
ci ho provato, ma non ho ottenuto risultati. Ho cliccato sulla prima istruzione
e ho scritto Daic arancio daispessorelinea 4 e sotto c’erano i comandi
già scritti prima. Ho provato ad utilizzare quell’istruzione, ma
il computer mi ‘diceva’ che qualcosa non andava. Ho provato a fare
una nuova istruzione dove facevo diventare la tartaruga colorata o lo sfondo
colorato o cambiavo lo spessore, ma poi è suonata la campanella. Il problema
lo abbiamo risolto la volta successiva, perché abbiamo scoperto che occorreva
mettere le virgolette prima del colore. Abbiamo poi cercato di far diventare,
nell’istruzione ‘quadrati’, un quadrato rosso quello dopo
blu.
Prima, cercando di fare un’istruzione nuova che facesse quello che desideravamo,
siamo andati su Registra e poi su ‘tutte le primitive’, ma inserendo
‘fai istruzione… ‘ quando uno fermava la registrazione dava
che qualche cosa non aveva funzionato. Abbiamo poi modificato le istruzioni
date dal programmatore di Macro e al posto di ripeti 12 abbiamo messo 6 così
i quadrati erano la metà di un colore, poi abbiamo fatto una nuova istruzione
con ripeti 6 però dando un altro colore. La campana suona sempre sul
più bello!
M.: abbiamo provato a modificare le istruzioni: cliccare su Istruzioni, poi
su modifica e dovrebbero venire i pallini gialli, puoi cambiare il colore, lo
spessore e il numero della ripetizione. Noi abbiamo provato a mettere come ripetizione
il numero 12 e formavano una specie di figura fantastica e strana [non si è
accorto che la figura strana era data da quadrati ripetuti e ruotati]. Successivamente
abbiamo anche cambiato lo spessore della linea. Per esempio D. e G. hanno messo
45 ed è venuta una figura stramba. Poi ci siamo fermati sul dubbio: perché
non cambia anche il colore della linea?
Lezione del 25 febbraio
Abbiamo modificato le istruzioni della volta scorsa mettendo DAIC ‘rosso,
daispessorelinea 5, Ripeti.
Poi noi volevamo dare due colori, ma non ci siamo riusciti, nel senso che mezzo
di un colore e mezzo dell'altro è stato il problema su cui ci siamo bloccati.
Io propongo di mettere: DAIC ‘blu 50% e rosso 50%
C.: il 19/2/2002 abbiamo provato a fare con dei quadrati una specie di ventaglio.
Abbiamo stabilito una misura per i quadrati e poi abbiamo dato i comandi Daic,
Daispessorelineae Daisfondo. Io ero in coppia con G. e non è venuto [Anche
nella lezione successiva C. è stata a rimorchio di G., non ha capito
bene quello che deve fare e non riesce a gestire da sola il programma. È
un po’ pigra e non si fa domande sul perché il programma funziona
in un certo modo].
A. C: il 19/2/2002 ho imparato che le istruzioni già presenti nel programma
sono state create dando i soliti comandi (AV, SI, DE, SU GIU, ecc.) e che si
possono modificare. Ma ogni istruzione usa le altre istruzioni per creare costruzioni
più complesse e quindi se si modifica un’istruzione vengono, modificate
quelle che la usano.
Si può anche mettere in un’istruzione il nome di un bottone della
consolle fuori per inserire le funzioni grafiche (sfondo, spessore, ecc.) Abbiamo
provato ad aggiungere questa funzione ma non accettava daispessorelinea. Da
questo ho capito che se un comando è errato l’istruzione non viene
eseguita. [A. come al solito ha ragionato su quello che ha fatto ed ha intuito
come si doveva procedere].
Scrivo il modo per ottenere la girandola con i colori alternati: bisogna riuscire
a dividere la figura in 2, trovare i comandi per ogni figura e creare due nuove
istruzioni con colori diversi.
M. F.: Oggi a scuola abbiamo aperto Macro e abbiamo continuato ad esplorarlo.
Abbiamo cliccato sul pulsante Istruzioni, si è aperta una finestra dove
c’erano delle linee registrate in tanti modi diversi. Per aprirne una
bisognava schiacciare il pulsante blu subito a fianco che indicava il titolo.
La tartaruga esegue ciò che è registrato e si ferma. Abbiamo visto
che alcune figure che sono registrate vengono prodotte ripetendo alcune volte
le figure precedenti.
Per esempio: abbiamo aperto un quadrato tratteggiato e abbiamo notato che dopo
che la tartaruga aveva disegnato il quadrato si spostava di 30°. Aprendo
il quadrato successivo abbiamo visto che veniva una stella fatta con tanti quadrati
messi in modi diversi.
Ci siamo accorti poi usando il tasto modifica, che permette di vedere le istruzioni
per ottenere le figure, che stella era fatta ripetendo 12 volte la figura del
quadrato tratteggiato!
Lezione successiva del 19/2/2002
Abbiamo aperto la finestra delle istruzioni e abbiamo cliccato su Modifica.
La professoressa ci ha detto di modificare i comandi della prima istruzione
in modo da colorare la linea che traccia la tartaruga e aumentare lo spessore
e ci ha spiegato come fare. La lezione precedente avevamo provato ma nessuno
era riuscito. Dopo la professoressa ci ha chiesto di provare a modificare la
girandola in modo da fare i quadrati di due colori alternati. Secondo me si
fa così:
Usando i comandi SU e GIU far fare alla tartaruga 2 giri. Nel primo giro si
colorano un quadrato sì e uno no e nel secondo si inverte e si cambia
colore.
S.: nella scorsa lezione avevamo capito tutti che sul programma di Macro non
si potevano modificare le istruzioni. A questo punto abbiamo inventato 3 nuove
istruzioni linea, colore, sfondo. Dopo abbiamo cliccato su Modifica per modificare
l’istruzione quadrati, allora abbiamo inserito prima dei comandi le tre
nuove istruzioni, ma non era successo niente. La professoressa ci ha spiegato
che bisognava mettere il numero del colore e non il nome.
M. P.: il 26/03/2002 abbiamo aperto il programma Macro. Prima abbiamo dovuto
fare un quadrato tratteggiato ripetuto, colorato con lo sfondo e doveva essere
spesso. Dopo la prof ci ha chiesto di farlo colorato. Non siamo riusciti a fare
quanto richiesto. Penso che la consegna era u tantino difficile.
Osservazioni del 5/3/2002
A. C.: Il 5 marzo abbiamo usato un programmino chiamato ‘modifica macro’
e abbiamo visto altre costruzioni molto belle. Ho anche visto che per fare la
girandola a colori alternati bisognava fare ripetere la costruzione una volta
finita con la tarta girata a destra di 15°. Nel programma la girandola era
gialla e viola. Io ho provato a mettere le istruzioni in una sola istruzione:
il risultato è stata una figura di grandissimo effetto.
A.: per fare delle forme di doppio colore basta che ai comandi dai ripeti istruzione4
(quadrato di colore rosso) e istruzione8 (quadrato di un’altra misura).
Facendo così verrebbero due quadrati di diverso colore uno dentro l’altro
[A. non ha capito la consegna che richiedeva di fare una girandola con colori
alternati, infatti è riuscito a farne una metà di un colore e
metà di un altro. Non ha calcolato che non bastava ripetere 4 volte,
ma per fare la rotazione occorreva aumentare il numero].
A.: Come abbiamo fatto a fare la prima girandola? Abbiamo modificato il modello
dell'istruzione della girandola, cambiando il numero di passi e il numero di
gradi. Io e M. abbiamo modificato quadrato + spostamento, quadri e quadrati.
M. P.: in coppia con A. dovevamo capire come la professoressa era riuscita a
costruire la girandola, allora siamo andati a modificare però prima abbiamo
capito che prima aveva usato ‘quadri’ e poi ‘quadrati’
e ‘quadrato + spost’. Allora siamo andati su ‘quadrato + spost’
e abbiamo messo ripeti 9, siamo andati su ‘quadrati’ e abbiamo messo
ripeti 9 e idem su ‘quadri’ e ci è venuta la girandola.
D.: Io ho capito che andando su Istruzioni puoi modificarle cliccando sopra
i tasti gialli. Guardando il programma ho visto e capito come si fanno: tratteggi
le forme geometriche enormi oppure minuscole, colorate e spesse. Se l’istruzione
n 3 è tratteggio, modificando puoi scrivere:
Istruzione3
Ripeti 2
Av 10 de 90
E verrà qualcosa di diverso ogni volta che cambi istruzioni [D.e ha intuito
come fare ed ha provato numerose soluzioni].
G.: su Macro ho capito che non c’è bisogno di scrivere i comandi,
ma basta cliccare su un comando già scritto. Ho capito anche che si possono
fare figure di tutti i tipi aggiungendole a quelle già fatte oppure modificandole.
M.: per fare Violetta, questo è il nome della nostra figura, bisogna
fare cerchi e quadrati, naturalmente registrando.
L’idea è stata mezza del mio compagno e mezza mia, subito abbiamo
provato a fare una figura stramba e poi è nata Violetta. Non siamo riusciti
a farla di due colori.
S.: per creare Violetta abbiamo riflettuto molto, abbiamo visto gli altri che
sovrapponevano le figure e ne creavano di nuove. Allora abbiamo cliccato sulla
cassetta per registrare e poi su istruzioni e abbiamo cliccato prima su un’istruzione,
e poi su tutte. Man mano che cliccavamo sulle istruzioni, loro si sovrapponevano
formando così un’unica figura formata da tante istruzioni.
G.: l’ultima volta che abbiamo fatto macro, nella nostra cartella abbiamo
trovato un nuovo programma chiamato ‘modifica macro’, modificato
dalla prof con un’istruzione che si chiama girandola. Aveva cambiato l’istruzione
‘quadrati’ facendo un quadrato di un colore e uno di un altro. Dopo
ho provato a fare una specie di girandola con la metà dei quadrati, cambiando
le istruzioni date dalla prof e ci sono riuscita dopo alcuni tentativi. Ho salvato
la girandola proprio mentre suonava la campana.
Nell’ultima lezione del 12/03/02 i ragazzi hanno modificato ulteriormente
le loro istruzioni, riuscendo a fare quello che avevano progettato.
Hanno lavorato con interesse sul programma, cercando di capire come modificare
le istruzioni per ottenere figure diverse.
Non avrei pensato di soffermarmi così a lungo su questo ambiente, anche
se in realtà nelle ultime lezioni la consolle dei comandi è stata
usata raramente, perché i ragazzi hanno lavorato maggiormente a modificare
le istruzioni.
C’è chi è andato avanti per tentativi, chi per imitazione,
chi ha provato a ragionare e a capire come si muove la tartaruga.
Nel complesso, a parte C. che è stata assente molte volte e di conseguenza
non è riuscita a capire cosa fare e G. che ha lavorato a modo suo, senza
costruire niente di concreto, tutti gli altri hanno un’idea di come funzioni
l’ambiente.
La settimana prossima mi devo inventare una specie di prova di verifica, per
poter valutare l’apprendimento.
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