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seconda media - Via De Rochis - Pinerolo -
Osservazioni del 4 e 11 febbraio
La classe è formata da 18 alunni, molto vivace dal punto di vista del comportamento,
interessata alle novità, ma poco a studiare e ad approfondire. Non ci sono
casi particolarmente problematici dal punto di vista dell'apprendimento. Pochi
di loro alle elementari hanno lavorato con il vecchio Logo della tartaruga.
L’approccio è stato quello di far esplorare l’ambiente Micromondi
e di raccogliere le loro impressioni. Mi sono scontrata subito con una difficoltà:
hanno poca voglia di scrivere e quando lo fanno scrivono delle banalità,
senza cercare di riflettere per capire come e perché la tartaruga si muove.
Si sono divertiti moltissimo a creare un semplice paesaggio con gli elementi che
volevano. Quasi tutti sono riusciti a cambiare la forma, a timbrare, a colorare.
Queste sono le loro impressioni:
D.e N. A me è piaciuto tutto di Micromondi. C’erano tanti tipi
di oggetti per creare un bel disegno, oggetti già creati dal programma
e per metterli nel disegno creando una tartaruga.
Questa esperienza mi è piaciuta molto per il tipo di organizzazione,
i bei disegni, molti oggetti per creare disegni, un bel programma.
Mattia: Ho capito come funziona il disegno grafico in modo divertente partendo
da una forma e poi trasformarla e rifarla. Ho capito come funziona il programma
e come rimpicciolire e ingrandire le cose per dare un senso li lontananza o
di vicinanza.
Penso che Micromondi serva per disegnare con molta precisione, intanto imparo
anche a fare figure geometriche. C’è una grande differenza tra
Micromondi e Paint e ne abbiamo ragionato in classe.
M.: mi è piaciuto molto. Praticamente bisognava disegnare o trasferire
delle immagini, usando molta fantasia.
A.: ho capito che Micromondi serve per disegnare qualunque cosa, per creare
ambienti.
L’ultima volta ho provato a fare il lavoro del quadrato con il comando
ripeti. Non mi è piaciuto tanto, preferivo fare paesaggi.
G.: il programma mi è piaciuto moto. Secondo me rappresenta un foglio
di disegno con le mille possibilità che un pittore può avere,
in modo sbrigativo e tecnologico. Con Micromondi si possono svolgere disegni
artistici e quindi disporre di stampini e disegni tecnici dove invece disponiamo
di linee e punti.
La tartaruga rappresenta un modello. In questo modello cliccando posso avere
uno stampino, oppure dandole dei comandi ben precisi avere una linea retta,
per es.
Micromondi dispone di una programmazione ben precisa e di comandi precisi. Inoltre
la parola Micromondi significa piccoli mondi, infatti si possono realizzare
veri e propri piccoli mondi.
La cosa che mi è piaciuta di più sono gli stampini che rappresentano
persone, animali o cose.
D.e C.: Abbiamo usato Micromondi per fare un paesaggio: io ho creato un paesaggio
usando una casa, una macchina e un albero. Naturalmente non ci sono solo forme,
ma c’è anche l’occorrente per colorare il paesaggio (elenco
degli strumenti). La tartaruga non rimane sempre la centro della schermata,
ma si può sostituire con una cosa, naturalmente bisogna farla rinascere
prima di mettere un nuovo oggetto. Si può anche ingrandire o rimpicciolire.
M.: secondo me Micromondi è un programma molto bello e anche divertente.
Praticamente hai una tartaruga da far nascere, quando è nata puoi cliccare
su una figura che c’è nel computer e ti appare al posto della tartaruga.
Puoi ingrandirla diminuirla e spostarla e disegnare con tanti colori.
S.: da come ho capito Micromondi serve per far formare dei paesaggi e quindi
cose grafiche. Appena entri in questo programma ti compare al centro una tartaruga
che si può cambiare in altre forme. Tu le dai dei comandi e lei esegue,
ma se per caso dai un’istruzione non possibile lei te lo dice e tu cerchi
di cambiare. Le forme si possono ingrandire e rimpicciolire a seconda di quanto
tu vuoi. Ne puoi mettere quante ne vuoi, però solo l’ultima che
hai fatto si può muovere, le altre rimangono immobili nella posizione.
Nella prima lezione ci siamo divertiti e abbiamo guardato come funziona il programma
e abbiamo fatto un paesaggio. Abbiamo scoperto che si possono cambiare i colori
agli animali o altro. Praticamente facevamo nascere sempre nuove tartarughe
e poi cambiavamo forma.
S.: il programma Micromondi mi è piaciuto molto! Questo programma ha
molte funzioni: con delle figure già pronte si poteva disegnare vari
animali, persone, ecc.
Poi si può disegnare a mono libera e si può dare dei comandi alla
tartaruga modello, tipo: giu la penna, AV 60 e la tartaruga fa una riga. Poi
si possono formare anche delle melodie.
S.: Lunedì in aula di informatica abbiamo cliccato sul programma Micromondi
e ci è apparsa una tartarughina a metà foglio. Noi la potevamo
far muovere come e dove volevamo, farla diventare un serpente, un uccello, un’ape
ed altro ancora.
Noi avevamo il compito di disegnare un paesaggio aiutandoci con le varie possibilità
di trasformazione della tartaruga e di colori spray, matite, pennelli,…
Io con il mio compagno ho fatto un paesaggio montano con erba, case, fiori,
cavalli, serpenti,
Questa esperienze mi è piaciuta molto perché è una cosa
simpatica e si possono inventare moti disegni
A.: Il programma Micromondi serve a disegnare, colorare in base a una tartaruga.
Con questo programma si può fare dei disegni, se sbagliamo clicchiamo
su un omino e quello cancella l’ultima operazione.L’ultima volta
ho imparato a fare il quadrato a pois attraverso le procedure.
Si può scrivere lo spessore della linea e il colore, così è
stato più divertente.
C.: a me è piaciuto, anche se la prima volta non riuscivo a capire il
meccanismo. È un’attività bella, diversa dalle solite.
A.: Il programma Micromondi è formato da una tartaruga che ad alcuni
comandi può trasformarsi in oggetti che servono per inventare un paesaggio.
Per far spostare la nostra Tarta bisogna dare dei comandi, tipo DE per destra
e AV per avanti e così dicendo. Se vogliamo che il percorso che farà
la Tarta rimanga sulla pagina basta digitare GIULAPENNA e scegliere un colore.
Così ad ogni comando che dà la Tarta, rimane la striscia colorata
dietro.
Per fare tanti oggetti con la tarta bisogna farle nascere e se voglio fare tante
volte la stessa cosa basta che timbro. Se voglio che lo sfondo rimanga bisogna
scrivere congelasfondo. Ho scoperto come si può aumentare e diminuire
le dimensioni degli oggetti e la funzione di oops che annulla l’ultima
operazione.
C.: è stato divertentissimo ed anche molto interessante usare una tartaruga
per disegnare. Si potevano fare tanti disegni del tipo una casa in mezzo ad
un bosco oppure una barca in mezzo al mare.
Per me le cose più curiose sono state: lo sdoppiaggio d’immagine,
in altre parole, tenevi cliccato per pochissimi secondi su una figura e poi
cliccavi da un’altra parte e ti appariva la stessa cosa su cui avevi cliccato
[C. era assente nelle lezioni precedenti, quindi ha esplorato da sola il programma,
mentre gli altri lavoravano sulla scheda. È rimasta colpita in particolare
dal comando TIMBRA, che ha spiegato a modo suo].
Ho capito che Micromondi serve per disegnare cose con la tartaruga ed infine
dare comandi al computer per fare forme geometriche..
Osservazioni del 18/02/2002 e del 25/02/2002
Seguendo la scheda di esercitazioni che avevo fornito, i ragazzi si sono cimentati
nel far disegnare delle figura geometriche, utilizzando il comando ripeti, prima
in forma diretta, quindi utilizzando le procedure.
Due di loro, che si sentivano dei Superman, hanno deciso che volevano fare il
quadrato più spesso e con due colori alternati, in modo da formare dei
pois. Hanno provato, riuscendo in qualche modo a realizzare quello che volevano,
con qualche suggerimento.
S.: Nella seconda lezione ho scoperto nuove cose, per esempio, se scrivo i comandi
nella finestra le cose cambiano un po’ visto che la tartaruga se clicco
su ok non si muove, ma devo andare io a cliccare su di lei. Poi nella finestra
puoi scegliere di cliccare ‘tante volte’, se clicchi lì succede
che la tartaruga continua a girare finché non la fermi.
Poi andando su procedure ti compare una nuova pagina su cui tu scrivi i comandi
mettendo davanti un ‘per qua’ per il quadrato, tri per il triangolo,
ecc. Dopo ritornando alla pagina scrivi questa abbreviazione e andando sulla
tartaruga lei ti fa l’operazione. La differenza tra scriverlo lì
o scriverlo nella consolle è che quando sei sulla tartaruga devi cliccare
sopra se no non si muove. Poi se fai ‘DE 20’ e ‘tante volte’
vengono costruiti tantissimi quadrati tutti vicini. Per farla fermare devi andare
su fermi tutti. Mi è molto piaciuto perché è un programma
nuovo che non ho mai usato. Mi ha colpito molto il comando procedure.
V.: l’ultima volta ho imparato molte cose sul programma Micromondi. Scrivendo
i comandi nella finestra invece che nella consolle, la tartarughina non esegue
subito il comando, ma bisogna cliccarvi sopra. Dopo ho fatto imparare il nome
QUA alla tarta usando le procedure e scrivendo i comandi, così quando
sono tornata la tartaruga sapeva già il comando. Infine sono tornata
sul programma scrivendo il comando ‘DE 20’ e il nome della procedura
‘tante volte’ e la tartarughina si è messa a costruire una
bellissima forma, formata da tanti quadrati e per fermarla sono andata sul menu
modifica e ho cliccato Fermi tutti.
L’ultima volta ho imparato cose nuove attraverso le procedure.
Ho iniziato provando a fare il quadrato a pois. Ho scoperto che nella procedura
oltre al nome e al comando si può scrivere lo spessore della linea dando
i numeri da 1 a 5 e si può anche già scegliere il colore; o scrivendo
il numero del colore scelto (se uno lo sa già) oppure scrivendo il colore
preceduto dalle virgolette, così: ‘rosso, ‘azzurro, ecc.
Se i comandi della procedura al posto di scriverli nella finestra di dialogo,
li scrivo nella consolle, la tartaruga non esegue i comandi, finché non
le clicchi sopra.
A.: l’ultima volta abbiamo usato dei comandi che prima non usavamo: per
esempio, se invece di scrivere i comandi nella consolle, li scriviamo nella
finestra di dialogo, la tartarughina non esegue il comando, ma solo se clicchi
sopra. Ho imparato anche il comando procedure che sarebbe: se clicchiamo su
procedure e scriviamo un comando e l’abbreviazione, quando torniamo sulla
consolle e scriviamo ‘QUA’ che sarebbe l’abbreviazione che
gli ho dato, esegue subito il comando. Secondo me è più comodo
e più veloce.
L’ultima volta ho imparato a fare il quadrato a pois attraverso le procedure.
Si può cambiare lo spessore della linea e il colore dello sfondo, è
stato divertente.
G.: L’altra volta, andati a Micromondi, ho scoperto un’altra funzione
di questo programma. Con esso si possono costruire anche figure geometriche
con una procedura in cui si danno i comandi (secondo me è più
veloce). Infatti con una procedura si possono costruire più figure geometriche.
Io quando uso Micromondi mi diverto, ma nello stesso tempo mi sembra di essere
sottoposta ad un test, una verifica. Credo che questo sentimento non lo provo
a caso, infatti, come tutti i programmi di un computer, Micromondi deve essere
utilizzato con precisi comandi. Faccio un esempio: se io voglio costruire un
quadrato e sbaglio i comandi, invento qualcos’altro. Micromondi è
un modo più veloce per costruire una figura geometrica, un disegno, ma
non più semplice! Quello che voglio dire è che per disegnare un
triangolo preciso su un foglio con la matita, ragiono. Lo stesso vale per disegnare
un triangolo preciso con Micromondi. Se una cosa è facile da fare su
un foglio è facile anche su Micromondi! Se è difficile, è
difficile [G. è l’unica che riesce a riflettere su quello che fa.
È una ragazza che di fronte alla tecnologia ha paura e tutto ciò
che è tecnico la spaventa e la sconcerta, però riesce a pensare
e a trovare delle soluzioni.]
Ciò non significa che su Micromondi abbia più opzioni!!!! Insomma,
più usi Micromondi, più scopri cose nuove!!!
Qualche aggettivo per Micromondi?
Divertente, creativo, tecnico, sfruttatore di cervelli.
S.: la scorsa volta abbiamo fatto una cosa molto divertente e interessante(almeno
per me). Abbiamo imparato che scrivendo una procedura che deve fare la tartaruga
cliccando sul Menu Pagina e su Procedure appare un foglio bianco su cui devi
memorizzare PER seguito dal nome tipo quad, e dopo fine e dopo andando a cliccare
sulla tartaruga ti costruisce in 2 secondi il quadrato.
A me questa attività piace molto perché è costruttiva,
cioè ti aiuta a ragionare e nello stesso tempo a divertirti. Poi è
anche divertente perché sei in coppia e, anche se non dovresti, puoi
chiacchierare.
S.: andando sul comando procedure si possono fare moltissime cose, per esempio
dare il colore alla linea, lo spessore e molte altre cose. Nell’ultima
lezione abbiamo provato a fare il quadrato a pois e ci è venuto molto
bene.
In questa lezione ho appreso come si faceva a costruire quadrati, andando su
procedure, in vari modi. Tu però devi saperti regolare e devi saper scrivere
bene tutte le procedure se no il computer fa solo quello che scrivi. Su procedure
ci eravamo già andati solo che per fare altre cose. C’è
una differenza tra scrivere le cose lì e nella consolle, lì devi
cliccare sulla tartaruga e devi scrivere nella consolle che forma abbreviata
hai usato (per qua, per tri,.. ) Io e V. abbiamo costruito il quadrato in modo
diverso da come c’era scritto, però ci è venuto lo stesso
uguale. Piano piano sto imparando a conoscere meglio Micromondi e tutte le sue
funzioni.
S.: ho scoperto una nuova cosa sul programma Micromondi, la volta scorsa io
e D.e abbiamo svolto un procedimento per disegnare un quadrato a pallini, con
la finestra. Lunedì ho provato a scrivere ‘quadro’ e ne ho
disegnato però uno più sottile rispetto a com’era la prima
volta.
Ho scoperto che non avevamo scritto il comando dei colori. Però non ho
capito una cosa: lo spazio con la penna su era minore di quello con la penna
giu.
Osservazioni del 4 marzo 2002
Il lavoro di S. mi ha dato lo spunto per creare una piccola serie di procedure
per costruire non solo un quadrato a pois, ma delle girandole. La volta successiva
ognuno di loro ha trovato nella propria cartella di lavoro ‘POIS’
e sono stati invitati a:
individuare tutte le procedure
trovare i legami tra le varie procedure
cambiare le procedure per ottenere sfondi, colori diversi
Qualcuno ha capito come erano concatenate le procedure, è riuscito a
cambiare forme e colori, con loro immensa soddisfazione, per altri invece il
procedimento non è chiaro e occorrerà riprendere la spiegazione.
S.: nell’ultima lezione di Micromondi ho di sicuro imparato nuove cose.
Ho scoperto come si fa a costruire una qualsiasi forma più volte insieme
e alla fine vengono formati tanti di essi messi insieme. La prof aveva già
preparato uno schermo con un bottone di nome Girandola e cliccando su di esso
venivano tanti quadrati che alla fine formavano una specie di girandola. Mettendo
il comando Pulisci nella consolle ti cancellava tutto, tranne il bottone e lo
sfondo scelto. Dopo io e V. abbiamo provato, cambiando i comandi che erano scritti
nelle procedure, a fare lo stesso lavoro con l’esagono e ci è venuto
benissimo. Abbiamo fatto un altro bottone con scritto ‘fiore’ e
cliccando ci costruiva la forma che avevamo scelto.
Con Micromondi si possono fare miliardi di cose, dalle più banali a quelle
più complicate. È un programma molto vasto e credo che non riuscirò
a scoprire tutte le sue varie funzioni. Noi stiamo approfondendo molto il programma
Procedure su cui vengono scritti i vari comandi. È un programma nuovo
che, con il passare delle lezioni, sto iniziando a scoprire e ad esplorare scoprendo
sempre nuove cose. La cosa
Che mi ha colpito di più è stata la costruzione delle varie forme
a cui puoi dare il colore, lo spessore e così via.
G.: con Micromondi ho scoperto che posso essere l’autrice di splendide
figure geometriche!
Micromndi è diverso dagli altri programmi da disegno, anche perché
quest’ultimo secondo una procedura precisa è capace di fare cose
più dettagliate e senza usare il mosue e la matita. Micromndi è
l’insieme di tante materie scolastiche che adesso elenco con le spiegazioni:
Geometria (per costriuire le figure ho bisigno di sapere le varie formule)
Tecnica (ho bisogno di saper usare bene il computer)
Italiano (i vari comandi devono essere scritti con ordine e senza sbagliare)
Matematica (per costruire una figura devo saper calcolare)
Credo che a questo punto si possa considerare quasi una materia scolastica;
più divertente, ma volenterosa della stessa attenzione.
Man mano che si vogliono scoprire più funzioni Micromondi richiede più
attenzione e volontà di capire.
A me piace molto questo programma, non perché sia particolarmente divertente,
ma perché ti reca molte soddisfazioni. Quando mi scervello per trovare
la procedura per costruire un esagono e dopo la trovo, ne sono veramente soddisfatta.
Utilizzare Micromondi non è un gioco! Anche se mi piace molto!
Osservazioni dell'11 marzo ’02
G.: Più vado a Micromondi e più scopro cose nuove, divertenti,
soddisfacenti.
Mi rendo conto quanto ci impegniamo, anche non volendo, quando usiamo Micromondi.
C’è impegno da parte di tutti, crediamo di divertirci e nello stesso
tempo viene fuori il nostro spirito creativo, matematico, tecnico.
Sembra strano, ma si è trovato un programma da cui ci sono risultati,
c’è impegno e volontà da parte di tutti: questo è
Micromondi!
Secondo me è una materia scolastica come le altre, ma ha una cosa fondamentale
che le altre materie non hanno: Micromondi CI DIVERTE E NOI ABBIAMO VOGLIA DI
USARLO!
Non ho ancora sentito qualcuno dire: ‘adoro grammatica’ oppure ‘cosa
fai oggi?’ ‘mi diverto con la matematica’, mentre Micromondi
ci impegna e soprattutto ci diverte! È un vero giocomateria! [G. è
sempre più entusiasta e lo manifesta nei suoi scritti. Ha colto anche
un particolare relativo alla classe, che contesta ogni attività presentata,
brontola quando c’è da lavorare e non dimostra entusiasmo per nessun
argomento. L’unica cosa che li vede tutti uniti ed infervorati, anche
se non lo manifestano molto apertamente, è proprio Micromondi].
C.: l’altra volta a Micromondi abbiamo fatto dei bottoni, che se tu li
schiacciavi venivano fuori dei disegni. No! Anzi non disegni, ma veniva fuori
ad esempio il quadrato, perché la tartaruga aveva nella vignetta procedure
la procedura per fare il quadrato. Poi ogni bottone aveva un nome che sceglievi
tu, oppure lo chiamavi quadrato se quel bottone schiacciandolo veniva fuori
un quadrato.
I miei pensieri: è stato molto divertente fare i bottoni.
Questo progetto mi è piaciuto fin dalla prima lezione, anche perché
è un lavoro costruttivo e come dice S. ti fa scervellare.
S.: nell’ultima lezione di Micromondi ho sicuramente imparato nuove cose
soprattutto riguardo la costruzione di nuove cose. Ho imparato s costruire i
bottoni e andare da una pagina all’altra attraverso questi ultimi. Poi
io e V. abbiamo provato a ricostruire ‘girandola’, ma visto che
non ci siamo riuscite a differenza degli altri, abbiamo fatto questo lavoro
con il ‘fiore’.
Micromondi sembra un programma facilissimo, ma invece non lo è perché
comunque devi ragionare per trovare delle misure. Ci sono alcune cose che sono
molto facili e altre che sono difficili anche per gli adulti. Oltre ad essere
difficile o facile è anche molto vasto e pieno di programmi che man mano
diventano sempre più difficili a seconda di dove vai.
S.: Con Micromondi sto imparando sempre più cose nuove. Lunedì
ho imparato a mettere i tasti sulle varie pagine, dando il nome sia ai tasti,
sia alle pagine.
Se su uno dei tasti scrivevi il nome di una pagina, si poteva ritornare ad essa
schiacciandolo.
Questa cosa mi è piaciuta molto, perché i nomi che davi potevano
essere i strani e schiacciando i tasti facevi molto più in fretta ad
andare da una parte all’altra [S. è il più bravo ed è
quello che prova e sperimenta cose nuove, vorrebbe sempre fare qualcosa di diverso
dagli altri e vuole delle anticipazioni sulle regole e sulle istruzioni].
D.e C.: le cose nuove imparate lunedì mi hanno fatto pensare ad un programma
tutto mio, inventato [D.e è tra quelli che maggiormente contestano il
dover scrivere e questo è quanto ha prodotto dopo oltre un mese di attività.
Mi sembra positivo il fatto che voglia cimentarsi con un programma pensato da
lui. Lavora spesso in coppia con S..]
A.: l’ultima volta ho imparato cose in più sul programma Micromondi.
Ho capito di fare quello la professoressa ha spiegato, ma non sono riuscito
a farlo [A. pensa sempre di avere capito tutto, non prende appunti, ascolta
poco e quando si trova davanti al computer non sa cosa fare. Non si attiva a
cercare soluzioni, avrebbe bisogno di avere sempre qualcuno vicino che lo aiuta,
perché si lascia distrarre da qualsiasi cosa]. Io all’inizio pensavo
che il programma fosse semplice, ma invece ho capito che è un programma
molto più complesso degli altri programmi come Paint.
M.: Lunedì abbiamo imparato a costruire dei pulsanti che potessero dare
dei comandi alla tartaruga e questo è stato molto divertente.
A.: La lezione scorsa abbiamo imparato a usare i bottoni per andare da una pagina
all’altra. A me un po’ è piaciuto, perché si poteva
mettere il nome che si voleva, cambiare i dati per avere una figura diversa
dalla girandola, figure geometriche come esagoni, pentagoni, ecc. ma non mi
è piaciuto in un senso, non veniva nessuna figura un po’ decente
[A. è rimasta delusa perché non è riuscita a capire come
fare le modifiche per ottenere figure diverse ed allora incolpa il programma
di non funzionare, invece di riflettere sugli errori che commette nel programmare
la tartaruga]
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